LE MOTIVAZIONI
Quello della desertificazione e del disboscamento selvaggio è un problema cruciale per molte regioni del mondo.
Per contrastarlo un contributo significativo potrebbe venire dalla diffusione delle cucine solari: sfida che in Italia è stata raccolta da due piccole associazioni locali aperte al resto del mondo.
“Sono almeno due miliardi, un terzo dell’umanità, le persone che ancora oggi non hanno accesso alle fonti considerate tradizionali per l’energia e devono far fronte ai bisogni della vita quotidiana
come possono: ad esempio, usando legna per cucinare, riscaldare, illuminare. O, in piccola parte, servendosi di combustibili fossili come il kerosene o il gasolio,
che tuttavia hanno per molti costi inaccessibili”, ricorda il servizio, rilevando che “ancora oggi, quasi la metà degli alimenti viene preparata utilizzando legna,
con la conseguenza che il processo di disboscamento ha raggiunto livelli devastanti in molte regioni del mondo”, soprattutto in Africa. In Italia due associazioni –
entrambe con sede a Trezzano sul Naviglio, a sud di Milano - promuovono le “cucine solari”.
“Salvambiente”, impegnata in campo ecologico e ambientale
Mail: salvambiente@yahoo.it
e “Oltreilconfine”, che opera nel settore del commercio equosolidale
Mail: info@oltreilconfine.it
La scarsità di legna, o meglio, quella che gli esperti chiamano la ‘crisi della legna’, è arrivata a livelli critici e per certi versi paradossali.
In certe regioni è oggi più costoso quello che viene bruciato che il cibo che viene preparato.
Di qui l’idea di far ricorso alle energie rinnovabili e in particolare all’energia solare, che è pulita, facilmente accessibile e praticamente a costo zero.
LE CUCINE PARABOLICHE UN ALTERNATIVA POCO COSTOSA
Le cucine solari paraboliche, (un kit montabile tedesco), con la sua pentola nera, raggiungono i 200 gradi e permettono di cucinare dalla mattina alla sera (oriorientando la parabola)
e anche durante brevi periodi di insolazione (fra le pioggie).
Sono di tecnologia molto semplice, a differenza di molta tecnologia esportata in Africa che è rimasta rottame inutile...
Di facile manutenzione e montaggio, non hanno bisogno di "esperti" e il trasporto è accessibile (12 kg). Con le cucine solari si possono cucinare quasi tutti i piatti:
bollire, friggere e infornare quasi come nella cucina di legna o kerosene.
L' INIZIO
Nel marzo 2003 le associazioni avviano una raccolta fondi in collaborazione con la Scuola Media Franceschi di Trezzano, con i quali sono state acquistate 3 cucine
solari inviate in una scuola del Kerala (India). Grazie ad una coppia che ha inserito il progetto nella sua lista di nozze sono arrivati soldi per altre dieci cucine.
E tra giugno e dicembre 2003 sono state inviate cucine solari in altri 10 paesi appoggiandosi a progetti di sviluppo già in atto: Nicaragua, Cuba, Benin, Eritrea, Centrafrica,
Madagascar, Mozambico, Ciad, Tanzania, India,…. E ora si sta lavorando per Niger e Burkina Faso. In quasi tutti i luoghi l'accoglienza è stata stupita ed entusiasta.
La sorpresa di poter bollire l'acqua gratis (cosa spesso inaccessibile) e che previene tante malattie... I vantaggi evidenti per le donne e per le famiglie di non dover
spendere una media di 4 ore al giorno per la raccolta della legna e poter prendersi cura della famiglia, di un piccolo orto,... La prevenzione di malattie respiratorie nelle donne,
che cucinano ormai con legna verde e aspirano fumi nocivi...
La sfida, ora, “è duplice: da un lato, è quella di introdurre le cucine solari nei campi profughi, dall’altro è quella di costruirle sul posto”.
Un esperimento è stato compiuto dal Solar Cookers International (www.solarcoocking.org) nei campi profughi del Kenya, dove sono state introdotte le cucine solari.
Sono stati distribuiti kit solari e svolta la formazione a 3.100 famiglie presenti nel campo di Kakuma, in una zona semidesertica del nord del Kenya.
Solar Cookers promuove da anni la cottura solare con diverse soluzioni interessanti in tutto il pianeta.
In Ciad il gesuita Pietro Rusconi, ha già realizzato un centinaio di cucine solari a Sarh, dando allo stesso tempo lavoro a giovani locali e liberando le
donne dalla “schiavitù del fuoco”. "le donne" spiega Pietro entusiasta "ammortizzano in un mese la spesa della cucina con il risparmio sulla legna che
avrebbero dovuto comprare. La qualità della vita migliora da quel momento in poi."
Le associazioni promotrici non hanno un proprio progetto ma collaborano con molte altre associazioni e ONG interessate all'idea.
Si stima che siano state distribuite oltre 20mila cucine paraboliche in circa 80 paesi di tutto il mondo; inoltre sono stati avviati diversi programmi
formativi per imparare a costruirle localmente e in questo modo la dipendenza verso il Nord.
Le assoc. promotrici hanno delle cucine solari che offrono in prestito ad altre associazioni per cucinare in fiere, sagre, feste, ecc… e sostenere
la raccolta fondi e l’informazione sul progetto. (Una volta montata non si può smontare, ma ci sta in una macchina piccola con i sedili ribaltati)
Per collaborare con questo progetto: salvambiente@yahoo.it
Se vuoi regalare una cucina solare ad un progetto ci sono due modi per fare il versamento:
CONTO CORRENTE BANCARIO
Banca Popolare Commercio e Industria
Ag. di viale Bligny - ABI 05048 - CAB 01631
c/c n. 1373/1 intestato a Coop.Chico Mendes S.R.L.
Indicare nella causale che il versamento è a favore di: Associazione Oltreilconfine ONLUS - libretto di risparmio n.540
Per chi eventualmente decidesse di acquistarle per proprio uso e non per la cooperazione internazionale:
www.certas.it
www.ecorete.it
www.ilportaledelsole.it
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